- Terapie di tipo psicanalitico; il presupposto è che la causa del problema risieda in eventi del passato profondamente radicati nell’inconscio della donna. Il lavoro è quindi basato sull’analisi dei conflitti, delle pulsioni e delle esperienze traumatiche rimosse. Solo facendo riemergere i contenuti causali sarebbe possibile risolvere il vaginismo. Questo tipo di approccio terapeutico è lungo (e quindi costoso) e prevede incontri individuali con il terapeuta. Non esiste alcun studio scientifico che supporti l’efficacia degli approcci psicoanalitici.
- Terapie di tipo sistemico-relazionale; il presupposto è che la causa del problema risieda nella dinamica della relazione con la propria famiglia di origine e/o con il proprio partner. Il lavoro è quindi basato sulla risoluzione dei conflitti familiari e/o di coppia che dovrebbero consentire alla donna di riuscire ad avere un rapporto penetrativo.. Questo tipo di approccio è più breve del precedente, ma come il precedente non ha evidenze di efficacia.
- Terapie di tipo cognitivo-comportamentale; a differenza delle terapie psicanalitiche si lavora sul presente e non sul passato. L'obiettivo è di modificare gli schemi di comportamento, stimolando una presa di coscienza diversa del significato che la donna attribuisce alla sessualità, aiutandola a sviluppare la capacità di fronteggiare la situazione temuta (il tentativo di penetrazione). Il numero di sedute è solitamente compreso tra 12 e 36. Esistono evidenze scientifiche positive sull’utilizzo di tale approccio nella terapia del vaginismo.
- Terapie di tipo strategico; l’obbiettivo principale è modificare le tentate soluzioni messe in atto dalla donna e dal suo partner che anziché risolvere il problema lo mantengono nel tempo. Si lavora sul presente attraverso prescrizioni di specifici comportamenti mirati a far sperimentare alla donna un tipo di esperienza che cambia la percezione e poi a cascata l’emozione e la cognizione relativa alla penetrazione. Il numero di sedute è correlato all’esperienza del terapeuta e solitamente intorno alle 10. L’efficacia nel trattamento nei problemi di vaginismo è controverso
- Altre terapie proposte, non frequentemente utilizzate, sono quelle basate sull’utilizzo di ipnosi, training autogeno e tecniche di rilassamento.
E’ importante sottolineare come le singole terapie descritte, seppure efficaci nella risoluzione di numerosi disturbi psicologici, diano frequentemente pessimi risultati nel trattamento del vaginismo. Più dell’80% delle pazienti che ho trattato aveva alle spalle una o più di queste terapie psicologiche fallite nella risoluzione del problema.